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Tutti in fila per il codice fiscale

Romeni e bulgari
Tutti in fila per il codice fiscale
È indispensabile per lavorare. Richieste triplicate in Piemonte, quadruplicate nel Lazio: l'Agenzia delle Entrate apre sportelli dedicati

ROMA - I tanti italiani che darebbero chissà cosa per essere sconosciuti al fisco spalancheranno gli occhi passando in questi giorni di fronte agli sportelli dell'Agenzia delle Entrate. In fila, spesso per ore, ci sono tantissimi cittadini romeni e bulgari in cerca di un codice fiscale.

A muovere i neo-cittadini europei non è tanto l'ansia di qualificarsi come contribuenti, quanto la necessità di lavorare. Senza quella sequenza di numeri e lettere, infatti, non è possibile firmare un contratto di lavoro, sia che si rientri tra le categorie per le quali le assunzioni sono già libere (vedi ad esempio colf, edili e metalmeccanici), sia che si debba invece chiedere ancora l'ok dello Sportello unico per l'immigrazione.

I dati diffusi dall'Agenzia delle Entrate fanno un certo effetto soprattutto in regioni come Piemonte e Lazio e nei rispettivi capoluoghi, che sono tra le mete principali per i romeni. Rispetto alla media degli anni passati, nei primi giorni dell'anno le richieste di codici fiscali preso gli uffici piemontesi sono triplicate, presso quelli laziali addirittura quadruplicate. Non è un' invasione, a dispetto degli allarmi delle prime ore gli arrivi da Romania e Bulgaria non sembrano cresciuti. Piuttosto, è il primo contatto con la pubblica amministrazione di persone che erano in Italia da anni senza permesso di soggiorno.

Anche l'Agenzia delle Entrate si attrezza. A Roma, Acilia, Pomezia, Tivoli e Latina ogni ufficio ha aperto sportelli dedicati ai neocomunitari che lavorano a pieno ritmo, tanto che negli ultimi tre gironi tra la Capitale e il suo interland sono stati rilasciati quasi 5mila codici fiscali. A Torino sono stati attivati cinque sportelli ad hoc presso la Direzione Regionale dell'agenzia delle Entrate, in Corso Vinzaglio 8, e altri due sportelli sono stati allestiti su un camper che per ora è parcheggiato in Strada Antica di Collegno 259, ma dalla prossima settimana dovrebbe trasferirsi in via Garibaldi.

"Per rispondere all'emergenza abbiamo formato personale che finora non stava allo sportello, inoltre, grazie alla collaborazione dell'Associazione regionale immigrati mettiamo anche a disposizione del pubblico un mediatore culturale che può dare una mano a compilare i moduli" racconta a Stranieriinitalia.it Giovanna Zippo, dirigente responsabile dell'ufficio servizi ai contribuenti della direzione regionale del Piemonte. I risultati sono buoni: "Presso i nuovi sportelli stiamo rilasciando circa duecento codici fiscali al giorno, nel 99% dei casi in tempo reale, appena gli utenti presentano domanda".

Sportelli dedicati o no, il codice fiscale può essere richiesto presentando un documento di identità valido in qualunque ufficio dell'Agenzia delle Entrate (gli indirizzi sono disponibili sul sito internet dell'Agenzia), indipendentemente dal proprio domicilio. Scegliendone uno più periferico si può passare meno tempo in fila.

(24 gennaio 2007)

Elvio Pasca


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